GIANNI DE TORA |
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2002 Libreria Guida Merliani, Napoli 27 Maggio |
ipotiposi per Luca |
Incontro appassionato alla libreria Guida al Vomero |
Quanto la figura di LUCA, scomparso il 6/7/2001, sia viva e presente nella sensibilità e nella attualità della vita di quanti lo hanno conosciuto è risultato ben evidente nell'incontro PER LUCA tenutosi il 27/5/2002 presso la libreria GUIDA MERLIANI (via Mediani 118/119, Napoli) a cura del GRUPPO MUT ANDIS (De Tora, Di Giulio, Mautone, Panaro, Ricciardi + Puntillo), con l' egida della Associazione ALFREDO GUIDA, amici del libro e delle amministrazioni comunale, provinciale e regionale. L'incontro è stato coordinato da Eleonora Puntillo con relatori Rosario Boenzi, Peppe Capasso, Matteo D' Ambrosio, Angelo Trimarco (assente), è stato presieduto da Ciro Vitiello; coordinatrice apparente Paola Acampa; canto di Marcello Colasurdo. Nella occasione è stato distribuito ai presenti un numero speciale dei bollettini Guida intitolato PER RICORDARE LUCA, quattro pagine formato tabloid a cura di Ciro Vitiello ed Eleonora Puntillo con interventi di CIRO VITIELLO, MATTEO D'AMBROSIO (“Documento Sud e l'avanguardia europea degli anni cinquanta”), ANGELO TRIMARCO (“La sua tradizione del nuovo") ,ROSARIO BOENZI (“Un vagabondare nei segmenti dell' arte “), PEPPE CAP ASSO (“Il destino di un artista non compreso e messo alla gogna; il dolore di non poter ridere”), MARIO PERSICO (“Il coraggio di cambiare”), IL GRUPPO MUTANDIS ("Spronava: Via, a tutta ironia" ); il foglio comprende anche testimonianze di Eduardo Alamaro, Edoardo Sanguineti, Errico Ruotolo, Ciro De Falco, Gianni Pisani, Gabriele Marino, Luciano Caruso, Renato Barisani, Riccardo Dalisi, Gerardo Di Fiore, Peppe Pappa, Antonio Davide, Raffaele B. Gambardella. Nel corso dell' incontro è stato pure distribuito il n. 8 di Soup-soap (settembre 2001) redatto dal gruppo Sfrattati conseguenti ed intitolato Luca & Luca: Aforismi - giudizi - passioni di un testimone scomodo e sono state donate alcune copie de Il Patapart n. l , giornale del Collegio Patafisico Partenopeo (ne è stato Magnifico Rettore LUCA, a cui è succeduto Mario Persico). Nella introduzione all' incontro Ciro Vitiello e Nora Puntillo hanno chiarito come questo non dovesse essere inteso come una commemorazione, ma occasione di un affettuoso ricordo; il convegno ha quasi immediatamente registrato toni caldi. Rosario Boenzi ha ricordato il clima difficile del dopoguerra a Napoli, refrattario all' affermazione di nuovi orientamenti Napoli strana: accetta solamente ciò che è stato in qualche modo ufficializzato. .sembra precludere agli artisti il raggiungimento di una completa espressione, una città un po' perversa; impediti a raggiungere l'ultimo gradino non sapranno, gli artisti, se hanno fallito o centrato ; ma Castellano ha portato avanti una infaticabile attività aggregante sfidando il continuo trinceramento della Città nella tradizione. Il gusto del rischio intellettuale, la scommessa sulle nuove forme dovrebbero caratterizzare, secondo l' insegnamento di LUCA, anche le istituzioni, ma Napoli non si è a tutt'oggi ancora dotata di un adeguato impianto espositivo per l' arte contemporanea o Questo senso di difficoltà ha assunto toni polemici e paradossali nell'intervento al vetriolo di Peppe Capasso, che forse ispirato da un vezzo pseudo-nichilista caro allo stesso Luca, ha inscenato una sorprendente interpretazione della figura del creativo, necessitante di una accondiscendente antifona artistica da parte del pubblico o Contrariamente a quanto ciascuno può attendersi, voglio dire tutto il male che si può di un carissimo amico come Luca: alcuni mi odieranno ma dire la verità, Luca era una 'carissima canaglia' onnipresente come 'un cane con la zampa spezzata con il gusto colorito del pettegolezzo, un 'traditore' ;più che di progetti artistici, autore di goliardate , la più grossa 'patacca" si può dire sia stata la PROP ART o Ricorda lo scontro 'fra titani": Luca e Leo De Bernardinis. Quest'ultimo aveva sferrato una violenta invettiva; presenti Filiberto Menna e Angelo Trimarco. Ha ricordato Capasso: Quello che stai facendo, Luca, l'hanno fatto quelli che hanno contrastato Majakovskij aveva detto De Bernardinis; ma anche Emilio Villa aveva raccomandato: Non mandare gli artisti allo sbaraglio, a gambe all'aria.. ; Luca non poteva accettare queste identificazioni, ma confidando i suoi dubbi, durante la cena, riconobbe: forse aveva ragione quel disgraziato, forse sono la reincarnazione di Giordano Bruno. Il poeta assassino si confondeva con l'aggressore? Un gioco letterario, simile a quello sottilmente proposto da Capasso, forse inteso a rifuggire da ogni tono commemorativo, era stato fatto da Pier Carpi sul n. 45 di L' Illustrazione Italiana, a proposito di un mostro sacro ,Leonardo Da Vinci. Ma i presenti non hanno accettato questa linea paradossale sebbene affettuosa, evidente alla luce di quanto scritto dallo stesso Capasso sul bollettino della libreria appena distribuito, e hanno reagito con umore contrariato. Renato Brancaccio, ma ancor più Matteo D'Ambrosio, hanno ritenuto inaccettabile la dimensione constatata. D' Ambrosio, dichiarandosi indignato ha abbandonato la riunione. Il poeta Ciro Vitiello ha cercato di ricomporre la scena secondo una passionalità più blanda. Stiamo facendo un omaggio ad un amico: si può dissentire ma importante è che si replichi. Se dovessi ripensare frase per frase a quanto udito dovrei condividere la forte indignazione, ma la veemenza passionale dell'intervento di Capasso ne fornisce la chiave interpretativa . Mario Persico, respingendo a sua volta la provocazione dello scultore nolano, ha ricordato le grandi qualità di Luca, che non possono essere negate. Luca, ha chiarito Persico, era uomo patafisico per antonomasia, e quindi votato alla contestazione di qualsiasi tipo di potere ed autoritarismo, fondava il suo convincimento sull'implausibilità del reale, secondo cui "forme della sfera sensibile”appaiono come insufficienti, indigenti. Diversamente dal dadaismo, la patafisica non mira al nulla. Si serve della comicità, dello sberleffo, per una azione corrosiva che, dal medioevo, ha storicamente costituito l'alternativa all'arroganza. Luca avvertiva profondamente questa istanza e manifestava il suo dissenso contro ogni dominio; basti pensare a come perennemente si scontrasse con i dirigenti di partito: non ho mai capito se fosse un comunista o un anarchico! . Per evidenziare questa caratteristica di Luca, Persico ha letto un bellissimo caustico editoriale scritto dall'amico su Documento Sud n. 6 (1961), ed ha evidenziato come Luca mirasse ad una visione del futuro in cui l' essere umano potesse esprimersi liberamente rispetto a condizionamenti sia visibili che sotterranei. o Ha ricordato l' epiteto castrante, la naturale battuta fulminante di cui si serviva per sferzare quanti, inclini all'idiozia, necessitassero del suo patafisico intervento: situazioni d'intelligenza e veggenza straordinarie. Ecco perchè nel ripensare a Luca bisognerebbe ripercorrere le sue idiosincrasie, i silenzi, le illusioni, gli entusiasmi, ed anche i fallimenti, misurabili su una scala di intenso e poetico impegno. Alle parole di Mario Persico si è avvicendato il canto forte e misterioso di Marcello Colasurdo, straordinario interprete di monodie popolari, e per il quale LUCA ha composto vari testi per canzoni: fra questi l'artista ha proposto Vesuvio,struggente e suggestivo. Molti interventi si sono succeduti fino all'orario di chiusura: Renato Brancaccio ( riconosceva dignità ad ogni individuo, anche al più piccolo ), Gabriele Marino ( era un atellano, sentiva il sapore dell'oscenità, ci ha svezzato nel mestiere di artista ), Gianni De Tora ( forse per strategia non si realizzano le strutture. Quando sento che il museo d'arte moderna sarà realizzato al porto da Kounellis ), Eduardo Alamaro ( la elusione di determinate tematiche non casuale, se non si è realizzata la Galleria d'arte contemporanea -proposta di vecchia data- ricorre qualcosa di strutturale ), Rosario Pinto ( necessario in primo luogo confrontarci con la tematica storica, cosa estremamente difficile, spesso ci troviamo nella difficoltà di reperire documenti, ma tutto deve essere basato sulla concretezza dei fatti ). La necessità di orario della libreria ha interrotto un clima molto acceso; qualcuno ha proposto di organizzare una serie di incontri aventi LUCA come argomento centrale, ed ha continuato a commentare in strada per un pezzo. L idea di nuovi incontri sarà considerata, perchè l'ammaliante spirito satirico del grande giocoso artista continua ad esercitare, sardonicamente, tutta la sua influenza. |
cartoncino di invito |
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